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CPA: TRENT’ANNI DI STORIA IN TRENTA RIGHE

Trent’anni di storia in trenta righe non è facile, ma ci proviamo. La sintesi che trovate qui sotto è del Dottor Flavio Ferrari, amministratore delegato e soprattutto motore di Cancro Primo Aiuto. È il nostro attuale biglietto da visita ed è anche il discorso che ha accolto i 650 operatori della Sanità lombarda ospiti in Villa Walter Fontana a maggio 2024, nel corso di 5 serate di presentazione.

«Nasce proprio trent’anni fa la nostra Associazione, oggi ETS Odv (Ente del Terzo Settore - Organizzazione di volontariato) in base alla legge che ha riformato le Onlus. Nasce a Monza, dove si trova il suo Centro Operativo.

Il suo nome è “CANCRO PRIMO AIUTO”. Una denominazione forte, immediata, scelta con decisione per evidenziare senza fronzoli di cosa parliamo e di cosa ci occupiamo.

Cancro Primo Aiuto nasce da un gruppo di industriali che volevano mettere a disposizione dei malati oncologici un secondo parere gratuito a conferma della prima diagnosi e del percorso di guarigione prospettato, comprese le eventuali complicanze.

Alla risposta a questa prima istanza ne seguono altre urgenti: la ricerca dell’ospedale, del medico, dello psicologo, sempre finalizzate a un aiuto concreto e positivo, fatto di vicinanza e di sostegno, sempre gratuitamente e con spirito di servizio.

Iniziano a nascere gli Hospice, ben sette realizzati con nostri investimenti privati, il primo a Monza con la Fondazione Don Gnocchi, poi a Morbegno e a seguire gli altri, tutti donati successivamente in gestione alle Aziende Ospedaliere dei territori interessati.

Si acquistano e si donano i primi ecografi, per arrivare all’acquisto degli acceleratori lineari, in sinergia con Regione Lombardia e molti imprenditori. Il tutto per modernizzare le apparecchiature degli ospedali pubblici.

Si realizzano i primi reparti di cura e si consegnano chiavi in mano agli ospedali. Queste cose si fanno con i fondi donati dalle imprese che man mano, sempre più numerose, condividono la nostra visione fatta di pragmatismo e concretezza, rispondendo ai bisogni che si incontrano percorrendo un cammino fatto di solidarietà e di sussidiarietà.

Partono i progetti legati ai trasporti degli ammalati, da e per gli ospedali, in sinergia con le varie sedi della Croce Rossa in Lombardia e dell’Auser. Sempre a titolo gratuito, raggiungendo un parco veicoli finanziati e donati che ormai sfiora i 100 automezzi, compreso il pulmino che oggi fa servizio navetta dall’ospedale Niguarda alla Valtellina più di una volta al giorno, tutti i giorni.

Iniziano le borse di studio, gli psicologi negli ospedali, il primo in un reparto di radioterapia al San Gerardo di Monza. Poi i medici supportati economicamente. Le iniziative che portano il nostro nome e ci fanno conoscere sono numerose in tutta Lombardia e non solo, tra queste la biblioteca informatizzata dell’Università Bicocca nella sede di Monza, la prima di questo tipo in Italia.

Ci sono anche gli aiuti dopo il terremoto dell’Aquila, quelli per le due alluvioni in Veneto, i vestiti per i bambini della Moldavia sfollati dalla guerra, oltre ai 300.000 euro di materiali per le pulizie consegnati a San Patrignano. E ancora, la tendostruttura donata al Centro alla Vita di Monza che è stata inaugurata a Pasqua e le 70 carrozzine elettriche in consegna in questa primavera 2024 agli ospedali con noi collegati.

E c’è il Progetto Parrucche, dal 2009, un fiore all’occhiello per Cancro Primo Aiuto. Tanta beneficenza gratuita senza tornaconto. Il bene per il bene, punto. Tanti e sempre più numerosi i medici che ci aiutano, 36 gli ospedali collegati con noi nell’iniziativa, tra le collaborazioni più recenti la Clinica Humanitas Gavazzeni di Bergamo e il Policlinico di Milano, con l’aiuto dei volontari che operano in loco. Le parrucche che abbiamo consegnato in questi anni sono oltre 25.000, di cui 1900 solo lo scorso anno.

Nel frattempo, siamo cresciuti nello sport, fin dall’inizio gli sport invernali nelle gare di sci del “Memorial Loris e Walter Fontana” in collaborazione con la FISI, poi le gare benefiche di golf, le gare ciclistiche e quelle podistiche. Crediamo che “SPORT E SOLIDARIETA” sia un binomio vincente e che lo sport debba essere uno strumento per la diffusione di valori sani e la promozione della solidarietà tra le persone.

Probabilmente è per questo che diversi sportivi famosi ci fanno da testimonial, e che politici di tutti gli schieramenti stanno al nostro fianco e ci sostengono. Probabilmente è per questo susseguirsi di iniziative che fa la nostra storia da trent’anni e che portiamo avanti con impegno, mettendo il malato sempre e costantemente al centro delle nostre attenzioni.

Seguendo da sempre il nostro motto di fondazione “Siamo solo persone che aiutano altre persone”, noi continuiamo senza sosta. Cambiano i Direttori, cambiano i politici, ma la nostra Associazione è sempre qui, sempre pronta a dare una mano ai più fragili e ai più deboli».

 

 

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