“Alcuni hanno accolto degli angeli senza saperlo”
Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto una lettera commovente da parte di don Omar Delasa, sacerdote salesiano, legale rappresentante dell’associazione Tonj Project onlus, che ci ringrazia per l’aiuto che porteremo all’ospedale John Lee Memorial Hospital di Tonj, nel sud Sudan. La struttura lo scorso settembre ha subito un devastante incendio e, per questo, è stata chiusa. Don Omar, tre mesi fa, aveva assistito alla Ride Beat, la gara benefica di biciclette organizzata in autodromo a sostegno dei nostri progetti, e in quell’occasione aveva raccontato la drammatica vicenda di quel nosocomio, unico presidio sanitario in una zona poverissima. La nostra associazione, in collaborazione con la Fondazione IRCSS San Gerardo dei Tintori, il direttore della U.O. Farmacia del San Gerardo Dario Cerri e l’Aifa, si appresta a inviare in Sudan una imponente scorta di medicinali che don Omar definisce “un tesoro davvero prezioso per tanta povera gente che, grazie all’impegno di tanti angeli, può ancora incominciare a sperare in un futuro migliore”. Citando la Lettera di san Paolo agli Ebrei, don Omar afferma che “alcuni hanno accolto degli angeli senza saperlo”. E ci onora e ci emoziona affermando che persone come noi sono angeli anche se “dicono di essere solo uomini che aiutano altri uomini”. Il sacerdote salesiano ringrazia tutti, uno per uno, Flavio, Dario, Mariangela, ecc. ecc. e ricorda, in particolare, la telefonata avuta tre mesi fa con il nostro amministratore delegato Flavio Ferrari. Non conosceva, se non di nome, “colui che stava dall’altra parte del filo”, ma quella conversazione “ha riacceso le speranze e infuso nuovo entusiasmo: quante cose e quante persone, quanta generosità concreta e quanto impegno! Da quel giorno tutto è andato secondo i piani. Incontri, scambio di opinioni, sogni condivisi…fino all’ultimo messaggio scambiato: il dado è tratto. Prepara i container”. Don Omar conclude la sua toccante lettera con un augurio: “il vostro impegno davvero lodevole contagi il nostro mondo e ci renda tutti un po’ più buoni e solidali con il prossimo. Dio vi strabenedica”.